Ultimi giorni con molte notizie interessanti per quanto riguarda la criptovaluta EOS.
Partiamo con l’exchange di criptovalute Coinbase che ha introdotto il supporto per EOS sulla sua piattaforma.
EOS è una delle più grandi criptovalute recentemente aggiunte sull’exchange, con una capitalizzazione di mercato di oltre 8 miliardi di dollari.
Tramite le notizie ufficiali viene comunicato come EOS non preveda commissioni di transazione.
Infatti e il protocollo stesso che ricompensa, con criptovaluta EOS, gli utenti che gestiscono la rete e che contribuiscono alla potenza di calcolo necessaria per elaborare le transazioni.
Il costo che viene quindi pagato è in risorse di calcolo, come ad esempio una tassa su RAM, CPU o larghezza di banda della rete.
Block.one, la casa madre di EOS, ha anche aderito a Coinbase Earn, il programma che da modo agli utenti interessati di seguire dei video corsi su una particolare criptovaluta in cambio di una piccola ricompensa, sempre in criptovaluta.
Sempre Block.one in questi giorni ha stretto una collaborazione con la società Tether per il rilascio della stablecoin USDT sulla blockchain di EOS.
Tether ha sviluppato lo smart contract Tether EOS, si parla di un contratto intelligente ottimizzato per le micro transazioni peer-to-peer, grazie al suo stile delegated Proof-of-Stake.
“Questa collaborazione è necessaria per EOSFinex. Poiché si tratta di un exchange on-chain, abbiamo bisogno che Tether EOS offra EOS/USDT e coppie crypto-to-stablecoin basate su di essa. EOSFinex è uno dei progetti più attesi dalla comunità di EOS, ma abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea offrire a tutti la possibilità di costruire su Tether-EOS prima del lancio di EOSFinex.”
Il CTO di Bitfinex, Paolo Adoino, spiega così questa partnership, necessaria per garantire successo a EOSFinex, il nuovo exchange decentralizzato basato sulla rete EOS.
Block.one ha annunciato anche una nuova piattaforma di social media chiamata Voice.
La piattaforma utilizzerà la blockchain EOS per fornire trasparenza sul modo in cui opera, senza algoritmi nascosti o meccanismi di content-pushing di cui l’utilizzatore non è a conoscenza.
“La verità è che le attuali piattaforme di social media sono progettate per usare i propri utenti. Basta osservare il modello di business. I nostri contenuti. I nostri dati. La nostra attenzione. Queste sono tutte cose incredibilmente preziose. Ma al momento, è la piattaforma – e non l’utente – a trarne vantaggio.”
Le parole dell l’amministratore delegato di Block.one, Brendan Blumer, nel confrontare Voice con i social network tradizionali.
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