Le autorità giapponesi stanno investigando sull’impatto della stablecoin Libra di Facebook.
Le autorità del paese del Sol Levante avrebbero istituito una conferenza per indagare sull’impatto che la criptovaluta di Facebook avrà sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria.
Tra i partecipanti agli incontri, iniziati già questa settimana, vi sono la Bank of Japan, il Ministero delle Finanze e l’Agenzia dei Servizi Finanziari.
L’obiettivo del gruppo è quello di coordinare le politiche atte ad affrontare le conseguenze che l’implementazione di Libra avrà su regolamentazioni, tasse e pagamenti.
Alcuni esponenti delle autorità del paese sperano che sempre più enti fiscali e finanziari si uniscano al gruppo, visto l’ampio impatto del progetto di Facebook.
L’iniziativa arriva pochi giorni prima dell’imminente incontro dei ministri delle finanze del G7, che si terrà il 17 e 18 luglio a Chantilly, in Francia.
Anche la Francia ha creato una squadra di esperti per esaminare i modi in cui le banche centrali possono regolare criptovalute come Libra, sempre in vista dello stesso vertice.
La stablecoin di Facebook però non sembra preoccupare solo i regolatori.
Infatti anche il cofondatore di Ethereum, Mihai Alisie, crede che Facebook stia cercando di fuorviare gli organi di regolamentazione facendogli approvare una criptomoneta centralizzata.
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