
Basato sul romanzo del 1983 “The Queen’s Gambit”, la regina degli scacchi e una miniserie Tv prodotta da Netflix e racconta la storia di una bambina prodigio.
Le vicissitudini, passando dagli otto anni fino ai ventidue, di Beth Harmon, ragazza orfana con la sua lotta contro le dipendenze da psicofarmaci e alcol nell’impresa di diventare un maestro di scacchi, questa è la sinossi base della regina degli scacchi.
In questa miniserie quello che balza subito agli occhi sono le interpretazioni dei personaggi, che rendono di per sè una storia già scontata in partenza, per il suo epilogo finale, interessante e avvincente.
Anche se non è una storia vera, il ritratto intimo del personaggi fa apprezzare ancora di più la serie.
Facciamo esempio del personaggio del signor Shaibel, il custode dell’orfanotrofio che insegna a Beth come giocare a scacchi tramite sessioni di addestramento segrete nel seminterrato.
Anche se non parla molto e non è uno dei personaggi principali, rimarra impresso per il suo modo riservato e per l’importanza che avrà nella vita di Beth.
Ad un certo punto della serie arriva il momento in cui Beth viene adottata da Mrs. Alma Wheatley, interpretata da Marielle Heller, che come nuova mamma di Beth, diventa una sostituta più che appropriata, sia come genitore, ehm, presenza.
Il loro rapporto crescerà pian piano con il proseguo della storia.

La regina di scacchi comunque narra la storia di Beth e tutta l’attenzione va sulla sua interprete Anya Taylor-Joy.
Anya Taylor-Joy è padrona perfetta del personaggio, del contesto e del proprio corpo con quel espressione “pazzarella” che funziona magnificamente, facendo facilmente innamorare i telespettatori al personaggio.
Questo non è assolutamente facile, sopratutto perchè ci sono molti momenti inespressi, in particolar modo durante le partite di scacchi, che diciamo non è un gioco propriamente dinamico.
Mentre Beth diventa più grande, più saggia e più confidente con se stessa, Anya Taylor-Joy cambia leggermente il modo in cui cammina, il modo in cui reagisce al mondo e il modo in cui recepisce nuove informazioni.
È così naturale che sembra una cosa banale che può essere trascurata, ma crescere sullo schermo è un lavoro duro e preciso.
La miniserie è composta da 7 episodi.
La regina degli scacchi è una delle serie più citate e incensate in questo periodo.
” Un altro successo per le serie di produzione Netflix ”.
Serie da vedere tutta d’un fiato….Lei è grandiosa!
LA REGINA DEGLI SCACCHI – Trailer
NAMASTE!
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