In queste ore il Bitcoin ha superato i settemila dollari dopo una settimana caratterizzata dall’attacco hacker al più famoso exchange di criptovalute Binance, con il conseguente furto di circa 40 milioni di dollari in Bitcoin, e le notizie su Facebook.
La paura generatasi in un primo momento è stata caratterizzata da una contrazione dei mercati, che si è subito ribaltata il giorno seguente in un impennata importante che ha fatto schizzare la quotazione del Bitcoin, e conseguentemente tutto il mercato delle criptovalute, a superare il muro dei 7000 dollari in queste ore.
Questo attacco ha portato Binance a sospendere sia i prelievi che i depositi sul proprio exchange con conseguenti modifiche dei sistemi di sicurezza.
“Stiamo apportando modifiche significative a API, autenticazione a due fattori e conferma dei prelievi, alcune delle aree sfruttate dagli hacker durante l’incidente. Stiamo anche migliorando le nostre procedure di gestione dei rischi, analisi del comportamento degli utenti e KYC. Stiamo inoltre lavorando a metodi innovativi per contrastare il phishing, nonché implementando misure di sicurezza aggiuntive, non visibili dal lato front-end.”
Queste le parole diffuse tramite uno dei tanti comunicati ufficiali dell’exchange.
Se non ci saranno problemi ulteriori i prelievi e depositi verranno ripristinati all’inizio di questa settimana.
Altre notizie interessanti, che forse hanno contribuito a questa crescita di interesse, sono state quelle inerenti Facebook che ha iniziato di nuovo a consentire la pubblicazione di pubblicità legate alla tecnologia blockchain e al settore delle criptovalute, eliminando le autorizzazioni preliminari.
L’annuncio è un cambiamento importante rispetto allo scorso anno quando infatti, per quanto riguardava la politica pubblicitaria per questo settore, Facebook richiedeva una specifica autorizzazione prima di poter effettuare campagne pubblicitarie.
Questa regola rimane invariata per gli annunci che promuovono delle specifiche criptovalute, come rimane invariato il divieto per il materiale pubblicitario legato a Initial Coin Offering.
L’intento di queste limitazioni è quello di impedire a gli utilizzatori del social network di essere tratti in inganno da pubblicità fuorvianti.
Sempre in questa settimana Facebook ha acquisito i diritti sul marchio Libra, che a quanto si mormora pare legato al suo progetto top secret nel settore delle criptovalute.
Infatti sembra che il principale social media abbia assunto alcuni dipendenti dello staff di PayPal in preparazione proprio del lancio della propria criptovaluta che, secondo alcuni rumors vicina all’azienda, potrebbe lanciare già a partire dal terzo trimestre del 2019.
Questi rumors fanno seguito ad alcune indiscrezioni svelate dal Wall Street Journal la settimana scorsa, che rivelano come il social network pianifichi di investire un miliardo di dollari nello sviluppo della propria criptovaluta entrando in collaborazione con i colossi Visa e MasterCard.
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